lunedì 14 gennaio 2008

Bertina Lopes: Portugal e Moçambique em Roma



Encontrámos ontem Bertina Lopes na Via dei Portoghesi. Assistia na primeira fila ao belíssimo primeiro concerto do ciclo de sonatas para violino e piano de J. S. Bach (Sonate BWV 1014, 1015, 1016), executadas por Renato Riccardo Bonaccini, ao violino e Giampaolo Di Rosa, ao piano. A virtuosa interpretação dos dois jovens maestros, que se têm exibido por diversas vezas na igreja nacional de Santo António dos Portugueses, mereceu grandes elogios à ilustre pintora luso-moçambicana.

A cara Mamma B, como todos a conhecemos, espalhando simpatia e chocolatinhos pelos inúmeros "figliocci" que cria (só em Itália, assegurou-nos, o número ultrapassa os 1700...), é um marco fundamental da cultura moçambicana e portuguesa em Roma. Grandes como o seu coração e a sua alma, são os seus recursos artísticos, o talento servido pela técnica, generoso abraço que funde as duas nações irmãs e o mundo inteiro.

Sobre ela, escreveu o Ministro per i Beni Culturali, On. Francesco Rutelli:
La cosa che colpisce di più è la sua ricchezza espressiva, assente da ogni banalità: una diversità che testimonia la sua grande padronanza della tecnica. Descrivere la sua arte non è facile e si deve ricorrere all'aggettivo "bertinese", l'unico che può descrivere tanta ricchezza di tecniche e di modi espressivi. Inoltre lei ha anche la forza di rappresentare un paese giovane come il Mozambico.(...) E' una grande artista.

Aqui ficam algumas notas biográficas e o nosso grande abraço para Mamma B.

Artista di fama internazionale, Bertina Lopes è nata a Maputo, in Mozambico, da madre africana e padre portoghese, riunendo così in se, fin dalle origini, quella integrazione tra popoli, culture e continenti che ne caratterizzerà poi la personalità umana ed artistica.A Lisbona, dove completa i suoi studi secondari, frequenta l'Accademia Superiore di Belle Arti, entra in contatto con noti pittori, tra i quali Carlo Botelho, Albertina Manrua, Nuno Sampaio.Nel 1953 torna in Mozambico dove ricopre per nove anni la cattedra di disegno nella scuola Tecnica "General Machado".Nel 1961, per ragioni politiche, sotto le pressanti repressioni del colonialismo salazariano, è costretta ad abbandonare il Mozambico, che riesce a fare grazie anche all'ottenimento di una borsa di studio della Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona.Nel 1963 ottenuta una nuova borsa di studio dalla stessa fondazione, lascia anche il Portogallo e si trasferisce a Roma, dove tuttora abita ed opera. Il suo periodo artisticamente formativo risente indubbiamente dei fermenti pittorici di Picasso, Braque e Matisse, con cui l'artista confronta il progressivo affinarsi del proprio personale e originale stilismo, così come nei successivi contatti romani, con Carlo Levi, Lorenzo Guerrini, Marino Marini, Emilio Greco, Franco Gentilizi e altri.Nel corso di 44 anni di attività artistica Bertina ha realizzato innumerevoli mostre, in prestigiose sedi sia in Italia che all'estero. Il suo importante impegno artistico ed umano le ha valso numerosi riconoscimenti (-punto-), tra i quali il "Grand Prix d'Honoeur" assegnatole nel 1988 dall'Unione Europea dei Critici d'Arte e il Premio Mondiale "Carson", della Rachel Carson Memorial Foundation di New York, conferitole nel 1991. Nel 1993, a Lisbona, è stata nominata "Commendatrice delle Arti" dal Presidente della Repubblica del Portogallo, Mario Soares. Numerosi critici d'arte hanno studiato e analizzato lo sviluppo pittorico della Lopes, fra i quali ricordiamo Carlo G. Argan, Marcello Venturoli, Dario Micacchi, Nello Ponente, Antonello Negri.Dal 1993 è Consigliere culturale dell'Ambasciata del Mozambico in Italia.



Algumas obras:

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