lunedì 17 maggio 2010

28 maggio: ''Making of/La Creazione'' di Albuquerque Mendes no IPSAR


Il Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma

Mons. Agostinho da Costa Borges
sotto l’alto patrocinio diS. E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede

Dott. João da Rocha Páris
in collaborazione con l'Ambasciata del Portogallo presso lo Stato Italiano

ha il piacere di invitare la S.V.all’inaugurazione della installazione


Making of/La Creazione
di Albuquerque Mendes


che avrà luogo il 28 MAGGIO 2010 alle ore 18.00
Chiesa Nazionale di Sant’Antonio dei Portoghesi


Via dei Portoghesi - 00186 Roma



L’opera rimarrà visibile al pubblico fino al 27 giugno 2010

nell’orario di apertura della chiesa
dal lunedì al venerdì, 8.30 - 13.00 e 15.00 - 18.00

sabato, 9.00 - 12.00 e 16.00 - 18.00

domenica, 9.00 - 12.00



Making of/La creazione

Il modo in cui l’opera di Albuquerque Mendes si intreccia con la religione assume in questa installazione una chiara evidenza, quasi miracolosa.Infatti, l’artista trasporta in una chiesa di Roma (Sant’Antonio dei Portoghesi) sette casse, corrispondenti, secondo la Genesi, ai Sette Giorni della Creazione.. Sono casse fatte a misura d’uomo, con la base quadrata di 70 cm. di lato e un’altezza di due metri. Quasi a rivaleggiare con il Modulor de Le Corbusier. Dobbiamo entrare per vedere cosa accade. Ma può entrare solo uno per volta.Queste sette casse sono anche sette confessionali. Ma realizzate come spazi di confessione diretta.. Senza intermediari. Quasi che lo stupore di fronte alla creazione fosse un avvenimento non trasmissibile. Sono anche sette casse nere che, a somiglianza di altre, sono portatrici di un segreto che potrebbe essere una rivelazione. Il minimalismo concettuale di queste strutture funziona da induttore dell’esperienza confessionale di ciascuno. Non possiamo condividere l’esperienza di essere dentro. Non possiamo chiamare nessuno ad ammirare la bellezza della creazione, Siamo soli, senza appoggio, dinanzi allo splendore del mondo.In questa sua opera, come in altre, Albuquerque Mendes accosta l’esperienza artistica all’esperienza religiosa. Come nota, possiamo riferire che è stato lui a realizzare l’iconografia dell’ultima visita papale in Portogallo.Già lo avevamo visto occupare il posto di Cristo nelle sue molteplici versioni della Via Sacra. Già avevamo accettato di definire l’artista come creatore. Non credo tuttavia che, in questo caso, questo artista voglia proporsi come il Creatore. Egli, semplicemente, rivendica a sé il ruolo di esegeta della creazione. Fa un making of. Ossia, filma i tracciati di quell’epopea fantastica che deve essere stato il film stesso del mondo. Ciascuna di queste casse è la registrazione di una registrazione, il film di un film.Concludiamo con l’ultima, quella in cui, secondo le scritture, Dio si sarà riposato. Mentre nelle altre casse la luce è un elemento dominante, o perché c’è una lanterna che ci permette di verificare cosa vi sia all’interno, o perché un piccolo orifizio consente alla luce di entrare, in questa ultima siamo rigorosamente all’oscuro. È domenica, giorno di riposo. Riposare è non vedere. È dormire. Oppure, è vedere dentro, vedere il luogo da cui a partire dal quale è possibile guardare il mondo con più chiarezza. Come quando chiudiamo gli occhi e si fa luce. Questa esperienza può essere divina, ma è, sicuramente, l’esperienza dell’arte.
Paulo Cunha e Silva


Saluto del Rettore

Da più di dieci anni notiamo il crescente interesse e l’entusiasmo che accompagnano i progetti e le manifestazioni dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, antica fondazione lusitana nel cuore della Città Eterna, una delle uniche e senza dubbio la più originale delle espressioni della presenza portoghese in Italia. L’importanza storica di questa istituzione ci obbliga non solo ad una accurata manutenzione dei beni conservati nel corso dei secoli, come la necessità di progettare per il futuro questo patrimonio spirituale, culturale e materiale, consacrato negli Statuti e da sempre presente nel suo spirito cristiano e portoghese, attraverso il restauro dei suoi beni e l’incremento della vita religiosa, artistica e accademica. Ed è per questo che più di dieci anni, ad un ritmo crescente, promuoviamo concerti, esposizioni, conferenze, occasioni di convivio e di appoggio ai portoghesi di passaggio a Roma, mantenendo in funzione la biblioteca e l’archivio e i corsi di lingua e cultura Portoghese negli spazi restaurati. In particolare da quando è stato inaugurato il nuovo Grand’Organo Mascioni, progettato da Jean Guillou, nella Chiesa di S. Antonio dei Portoghesi, unico a Roma, raro in Italia, nell’Europa e nel mondo - la cui programmazione settimanale è curata dall’Organista titolare, Mº Giampaolo Di Rosa - l’Istituto è diventato un centro musicale importante, riconosciuto e stimato in questa città.È stata, dunque, grande la gioia con cui abbiamo accolto l’iniziativa dell’artista portoghese Albuquerque Mendes, noto a livello nazionale ed internazionale e di recente creatore della medaglia, della sciarpa e dello stendardo con cui la Conferenza Episcopale Portoghese ha segnalato la visita di Sua Santità Benedetto XVI nel nostro paese. Cercando una crescente depurazione tematica e formale l’opera di Albuquerque Mendes riflette sempre di più una attenzione particolare verso la tematica e la simbologia religiosa. Non a caso colui che si è già definito in una intervista come "un cristiano che fa della religione il centro di tutto” ci porta qui una visione tutta sua della Creazione. Come Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma vorrei ringraziare l’Artista e dare il benvenuto a tutti nella nostra bellissima chiesa nazionale, dove, tra maggio e giugno, potremmo contemplare questa opera singolare di un artista eccezionale.
Mons. Agostinho da Costa Borges

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